lunedì 26 novembre 2012

Ok. Sono di fronte al mio computer, intenzionatissima a scrivere qualcosa riguardo questo stranissimo periodo. Vorrei tanto spiegarlo, analizzare quello che sto vivendo, ma non ne sono capace! Il mio italiano diventa scemo, perdo le parole e sbaglio le costruzioni di tanto in tanto. Sono diventata capace di iniziare una frase in francese,continuare azzardando parole sconosciute,coniate al momento dalle corrispondenti italiane, eliminando un numero indefinito di lettere finali,magari spostando un pochetto l'accento..e per finire qualche perla in inglese, con un accento mezzo finlandese, dovuto alla sovrabbondanza di scandinavi che frequento.
Hai appena costruito un periodo lungo una vita,complicato che fa venire l'affanno. brava Leda. 
Insomma mi scuso per il mio italiano, con la confusione che ho in testa dev'essere difficile seguirmi!
Allora, facciamo il punto della situazione. Sono qui da tre mesi abbondanti. Siamo sotto lo zero, e sono ancora viva :)
Se penso al mio andamento non mi viene in mente nient altro che quella dolcissima altalena nel giardino di casa, dove andavo a passare le domeniche mattine cercando di toccare il ramo del pino con il piede. 
Mi sento ogni giorno come su quell'altalena, dondolo dondolo dondolo e alla fine mi gira sempre la testa.
Instabile, veloce. 
Qualche volta sento proprio il bisogno di cambiare le idee, di appiattire il cervello. Allora me ne scappo in piscina, con la mia amica bicicletta. Oppure prendo il primo autobus per Montreal.
Si, Montreal è la cura migliore, funziona anche contro la nostalgia. 
Non ho bisogno di altro, piazzatemi su St Catherine, St Denis o soltanto in qualche stradina del centro con le chiesette gotiche di tanto in tanto e sarò felice. Magari con qualche dollaro in tasca sarà più piacevole ecco. Quello che mi rassicura è sentire l'energia che sprigiona la gente, che corre verso misteriosi appuntamenti, che cammina con enormi bustoni o con un caffè tra le mani, che sorride! E' la gente il suo segreto.
La prima volta che ci siamo incontrate io e Montreal, non è stato subito amore. Mi sembrava una grande città, piena di gente, negozi ed uffici. Tutto qui,niente di speciale.
Ma quando ci sono ritornata,un mese dopo, immersa nella mia disperazione da prima curva,lei mi ha accolta, consolata, coccolata, mi ha fatta sentire bene. Da allora siamo diventate amiche, e corro da lei ogni volta che posso, ogni volta che ne ho bisogno.
Per non parlare della soddisfazione immensa di riuscire a muovermi sicura tra le colorate stazioni della metro! Voglio dire, per una povera tranese, capace di perdersi al centro di barletta, per giunta con un iPhone tra le mani, questi sono traguardi! 
Sono felice, non posso lamentarmi affatto! Ma quando la mente si ferma per un attimo, piccoli flash la riempiono subito: pezzi di vita,ricordi che piombano senza motivo, dettagli saltati fuori tutti soli.
Il piatto di pesce al ristorante in vacanza al mare con i miei, il ritorno dal cinema sotto un temporale, l'ora di educazione fisica di una fredda giornata invernale, il sabato sera sotto i funghi della stradina, i fuochi d'artificio di S. Anna visti dal Fortino. La mia splendida famiglia, sempre in testa, sempre nel cuore. Un orgoglio immenso.
Penso ad un anno fa, indaffarata e spaesata per la compilazione del maledetto fascicolo. 
Non credevo sul serio che sarei andata fino in fondo..
Immagino tutti quelli che iniziano a sognare adesso, immersi tra quelle maree di fascicoli verdi e rossi, di volantini, di incontri,di storie, di esperienze raccontate. Ognuno con i suoi obiettivi, più o meno chiari. Ognuno con le sue motivazioni...ognuno con le sue destinazioni, frutto di vaghe e opinabili vecchie conoscenze geografiche.
Incoscienti!!! Ma fortunati...perchè sanno ancora scegliere, sognare, sacrificare la calda coperta di linus.
Gli auguro di sopravvivere al maledetto fascicolo, all' attesa infinita di quella lettera. 
Sognate!
Guardo il tricolore di fronte al letto, non mi sono mai sentita attaccata all'Italia più che adesso. 
Nonostante i nostri lamenti di giovani con un futuro scuro e duro davanti, sono fiera di essere italiana.
Ma anche fiera di essere qui in questo momento. E' qui che dovevo essere. E' qui che ho scelto di essere. 
Buonanotte, tra poco in Italia sorge il sole. 




Parade du Noel



Regalo da NY di Camilla <3

Rimpatriata italiana a Montreal!





pierre con la sua frittata
Leda